Lo scorso autunno 2020 abbiamo proposto il progetto di educazione alimentare e cura dell’orto in due scuole primarie di Torino “Se mangio bene sono più buono”*: la nostra sfida! Mantenere le distanze, non utilizzare materiale condiviso, “disinfetta le mani prima di fare ogni cosa!” ed indossare tutti la mascherina per proteggersi, crea inevitabili barriere ed attutisce la voce. Ogni percorso è quindi anomalo e particolare, nonostante ciò, il nostro laboratorio ha portato un po’ di vivacità ed è stata una bellissima esperienza! I bambini hanno voglia di raccontare, hanno voglia di imparare e hanno voglia di normalità…sempre.
Il nostro laboratorio si apre con un famoso detto: “non tutti i gusti sono alla menta”. L’obiettivo dei nostri interventi in classe è parlare con i bambini di alimentazione sana, in modo che, crescendo siano in grado di scegliere cibi genuini e avere una dieta equilibrata. Lavorare quindi oggi per creare abitudini consolidate, semplice da seguire, con il supporto di esperti e naturalmente degli insegnanti. Questi ultimi, infatti, seguendo attivamente il percorso della classe, aiutano i bambini a collegare ciò che avviene nel laboratorio, con ciò che abitualmente succede in classe, nelle mense, durante le merende. Inoltre, sono gli insegnanti a creare opportuni approfondimenti, partendo dagli spunti dei laboratori, con il programma didattico svolto.
Parlare di alimentazione coi bambini è complesso, per farlo bisogna partire da loro e dal loro vissuto. Sottolineare che ognuno ha dei cibi preferiti, che fanno stare bene, ed altri che proprio piacciono meno: che lo stesso vale anche per gli adulti! Successivamente il laboratorio porta il proprio focus dal piacere alla sfida dell’assaggio. L’obiettivo della settimana diventa dunque provare per gioco a provare un cibo nuovo, ad assaggiare almeno un boccone di qualcosa della categoria “non mi piace”, ma com’è complesso!
Parlare con i bambini a riguardo di cosa è meglio mangiare è delicato, soprattutto avendo ben chiaro che non sono loro a fare la spesa. Quando i bambini parlano della loro merenda emergono le tipologie più svariate: si parte da frutta o verdura di stagione, per poi passare a cracker, toast, formaggio, pizza per finire con dolci di ogni tipo e patatine fritte. Riflettiamo insieme a loro su quali possano essere le merende migliori e li incoraggiamo a parlarne a casa, innescando un circolo virtuoso che parta proprio dal loro desiderio di provare qualcosa di diverso. Altrettanto importante e coinvolgente è la proposta di sperimentare l’avventura dell’orto, mani a terra ed aria aperta. Gli alunni, insieme all’agronomo, possono sperimentare la semina, curare e veder crescere le loro piante sia in terra che in cassetta, possono manipolare la terra e ricercare gli animali che la abitano, trovare riscontro di quelle nozioni che imparano sui libri apprendendo prima di tutto dal saper fare. Da alcuni emerge la dimestichezza con questo tipo di lavoro perché loro o un familiare possiede un orto altri sono più inesperti. Per tutti è sempre un’esperienza emozionante e divertente.
Anche quest’anno siamo stati accolti con molto entusiasmo, con la dolcezza e la semplicità dei bambini, con la curiosità delle maestre con cui è stato possibile condividere i medesimi contenuti, nonostante i limiti di una pandemia…Ed ora, la primavera è alle porte e noi siamo pronti a ritornare, appena possibile, sui banchi e nei cortili!
B.U e F.P.
*“Se Mangio Bene, sono più buono”, è un progetto dedicato alle scuole di ogni ordine e grado, in collaborazione con Confcooperative-GestCooper con contributi Regionali (Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale – sottomisura 3.2).