A chi scrivo?
A me stessa? Ai colleghi? Agli insegnanti? Ai dirigenti? Al ministro?
Non ha poi così importanza, a chiunque arrivi il messaggio. Magari ai genitori o ai nostri carissimi ragazzi; già, quelli che, per molti, sono gli sciagurati che contagiano e non stanno alle regole! Ma di cosa parliamo?? Di adolescenti? Qualcuno sa cosa sono gli adolescenti? Soggetti in crescita che per mestiere sfidano le norme, sperimentano il rischio, che per dovere di crescita si contrappongono agli adulti per trovare se stessi (tranne i miei figli… Come ogni genitore spero che i miei siano ubbidienti per sempre!). Bene, mi piacerebbe svegliare quelle persone che non hanno ancora capito che la vera risorsa per combattere il contagio in questa fascia di popolazione siamo noi!! Gli educatori, gli psicologi, tutti quegli operatori che comprendono il linguaggio dei ragazzi e possono confrontarsi con loro, per sostenerli in questo momento e offrire gli strumenti giusti per prevenire!!! Siamo noi, educatori della prevenzione, che ci sentiamo dire “ora non è il momento” (non da tutti, per fortuna molte scuole, invece illuminate, ci accolgono a braccia aperte!), la pandemia viene prima…vorrei dire che viene prima la prevenzione della pandemia! Purtroppo sono gli stessi che chiedono prevenzione dell’uso di sostanze quando in scuola si spaccia. Ma la parola PRE-venzione dovrebbe essere chiara, parlare da sola: viene “prima”, la prevenzione, poi magari la riduzione di danni vari o forme di secondario e terziario intervento…Fateci entrare, fateci vedere i vostri ragazzi, hanno bisogno di noi e anche voi avete bisogno di noi!
A me stessa? Ai colleghi? Agli insegnanti? Ai dirigenti? Al ministro?
Non ha poi così importanza, a chiunque arrivi il messaggio. Magari ai genitori o ai nostri carissimi ragazzi; già, quelli che, per molti, sono gli sciagurati che contagiano e non stanno alle regole! Ma di cosa parliamo?? Di adolescenti? Qualcuno sa cosa sono gli adolescenti? Soggetti in crescita che per mestiere sfidano le norme, sperimentano il rischio, che per dovere di crescita si contrappongono agli adulti per trovare se stessi (tranne i miei figli… Come ogni genitore spero che i miei siano ubbidienti per sempre!). Bene, mi piacerebbe svegliare quelle persone che non hanno ancora capito che la vera risorsa per combattere il contagio in questa fascia di popolazione siamo noi!! Gli educatori, gli psicologi, tutti quegli operatori che comprendono il linguaggio dei ragazzi e possono confrontarsi con loro, per sostenerli in questo momento e offrire gli strumenti giusti per prevenire!!! Siamo noi, educatori della prevenzione, che ci sentiamo dire “ora non è il momento” (non da tutti, per fortuna molte scuole, invece illuminate, ci accolgono a braccia aperte!), la pandemia viene prima…vorrei dire che viene prima la prevenzione della pandemia! Purtroppo sono gli stessi che chiedono prevenzione dell’uso di sostanze quando in scuola si spaccia. Ma la parola PRE-venzione dovrebbe essere chiara, parlare da sola: viene “prima”, la prevenzione, poi magari la riduzione di danni vari o forme di secondario e terziario intervento…Fateci entrare, fateci vedere i vostri ragazzi, hanno bisogno di noi e anche voi avete bisogno di noi!
Possiamo affrontare con loro la responsabilità delle scelte, potenziare le skills per accompagnarli a gestire il loro rapporto conflittuale con te adulto che devi imporgli l’uso di una mascherina. È dura per i bambini, ma è dura anche in adolescenza coprire il volto, quando il sorriso di una bella ragazza a volte è il principale motivo per alzarsi dal letto ed andare a scuola. E a volte, lo sappiamo è capitato anche a noi, nel percorso delle vita è perfino “giusto” così!
Possiamo sostenere te insegnante, implementare il tuo mestiere che oggi più che mai ha bisogno di educare, di consapevolezza, di coerenza, così difficile quando ti cambiano le leggi e le regole dalla notte al mattino!
Possiamo accogliere i genitori per raccogliere i pezzi in cui è andato il mondo di tutti perché proprio loro, gli adolescenti, i figli in generale, hanno bisogno di adulti compatti e solidi. Siamo tutti a rischio, soprattutto di non vedere cosa viene prima, o cosa può accadere se lavoriamo insieme!
Gli scout mi hanno insegnato una canzone che fa così: “insieme abbiam marciato un dì per strade non battute, insieme abbiam raccolto un fior sull’orlo di una rupe”. Oggi la strada è più che mai non battuta, ma insieme possiamo raccogliere quel fiore.
Noi ci siamo!!
Francesca Pavan
Responsabile attività per la prevenzione
ed il benessere della Cooperativa Terra Mia