Giacomo è un ragazzo come tanti, con la passione per la bicicletta. Quella domenica aveva deciso di percorrere le strade della collina torinese e, pedalata dopo pedalata sotto il sole, stanco ma soddisfatto, aveva raggiunto strada San Vito. Si era fermato davanti alla chiesa, per riprendere fiato e per ammirare il meraviglioso panorama sulla città. Si era guardato intorno e aveva notato una casa, vicino alla chiesa. Incuriosito, si era avvicinato. C’era una donna che parlava con un gruppo di ragazzi, lo vide e gli sorrise. “Ciao, che cosa fate qui?”, aveva chiesto Giacomo. “Questa è una comunità terapeutica, un luogo dove i ragazzi con problemi di dipendenze possono trovare aiuto per ricominciare la loro vita”. Era rimasto colpito da quelle parole e senza pensarci due volte aveva chiesto se era possibile dare una mano, fare del volontariato.
Ed è iniziata così. Giacomo aveva cominciato a frequentare la comunità terapeutica e, quando non lavorava, trascorreva le domeniche, con quei ragazzi, li ascoltava quando avevano bisogno di parlare, cercava di consigliarli, di aiutarli, proprio come avrebbe fatto un amico, con semplicità e naturalezza.
Giacomo ha trascorso due anni come volontario nella comunità terapeutica della collina di Torino. Adesso volerà negli Usa, dove proseguirà i suoi studi e la ricerca per trovare una cura per i tumori. Anche se sarà lontano, siamo sicuri che porterà con sé questi due anni trascorsi con i nostri ragazzi e questo legame speciale che si è creato, un legame più forte di qualsiasi distanza.
Grazie per il tuo aiuto, Giacomo. Ti aspettiamo qua, in quella casa vicino alla chiesa che è diventata anche la tua casa.
I ragazzi e l’équipe di San Vito