Lavorare nel sociale, anche se lo si fa da diversi anni, riserva sempre sorprese: si può ricevere un grazie che arriva davvero dal cuore, soltanto perché qualcuno si è interessato a te, oppure un sorriso. Ma anche lacrime, miste a gioia, di chi non si sente più solo e abbandonato e trova qualcuno al suo fianco per risolvere i problemi. Lacrime che, talvolta, possono essere di sofferenza. Emozioni che abbiamo visto e toccato con mano molto spesso nel corso del “React Eu”, ovvero “Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa”, un piano d’azione di contrasto alla povertà, un’iniziativa che prevede misure per favorire la ripresa dopo l’emergenza pandemica del Covid-19, che ha amplificato in maniera notevole le problematiche sociali, di fragilità e di emarginazione in tutta Europa.
Il Comune di Torino in questi anni è stato molto attivo nel cercare di creare una visione interconnessa delle realtà che lavorano nel sociale, che ha portato alla creazione di una rete orientata verso un obiettivo comune, ovvero il benessere della persona dal punto di vista lavorativo, sociale ed economico.
A gennaio ha preso forma il progetto React “Oltre-Opportunità, lavoro, territorio” in collaborazione con la Città di Torino, i Servizi Sociali della Circoscrizione 8, l’agenzia per il lavoro Exar Social Value Solutions, l’Agenzia San Salvario Onlus e la cooperativa Terra Mia.
Il progetto prevede la presa in carico per un anno di 30 nuclei famigliari in stato di vulnerabilità: attraverso la conoscenza, il monitoraggio e l’accompagnamento da parte degli enti coinvolti, l’obiettivo è rispondere ai bisogni legati alla sfera lavorativa e a quella sociale.
I nuclei incontrati riportano problematiche e richieste svariate, anche se il bisogno maggiormente sentito è quello di carattere lavorativo. Emergono anche necessità di tipo socio-economico e finanziario, con particolari criticità nel contesto abitativo e familiare.
Sul sito www.terramiaonlus.org puoi trovare maggiori approfondimenti sull’argomento.
Giorgia Macrì, educatrice professionale
Erika Trombotto, psicoterapeuta